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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

La casa di C.

  Asfalto lucido di una città qualunque, pioviggina e c'è quel freddo che ti entra nelle ossa, Voglie di casa, divani caldi, letti con dentro una donna addormentata e calda con i capelli spettinati, la mano che tocca la pelle, le tettte e i capezzoli si accendono in rilievo, la pancia morbida e più giù l'inizio dei peli pubici il cazzo che si ingrossa si appoggia e si incastra giusto nel solco delle natiche. Ma non c'è più niente ,resta solo il fallimento, il fallimento del proprio matrimonio, il fallimento del proprio lavoro, ma anche il fallimento del matrimonio dei propri genitori. Il padre che sposa una ragazzina romena che potrebbe essere sua figlia. C'è freddo, dall'altro lato della strada c'è una vecchissima villa signorile ormai disabitata, invasa da cespugli ed erba, si fa fatica a vedere l'entrata dal cancello tutto arrugginito. Il muro di cinta è vecchio ed ha i cocci di vetro in alto. Quello che era il giardino ora è un muro di ve